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Morbo di Dupuytren

DEFINIZIONE: Lesione cronica e progressiva dell'aponeurosi palmare, caratterizzata da ispessimento e retrazione che causano una flessione permanente progressiva e irriducibile di una o più dita della mano con conseguente rigidità articolare.

COME SI MANIFESTA: in più fasi. Comparsa di nodulo al palmo della mano di solito lungo il 4° raggio senza deficit alla flessione del dito. Ingrossamento del nodulo con comparsa di nuovi noduli che si dispongono a cordone (noduli cordoni formi) e contemporanea iniziale retrazione in flessione del dito. A livello del palmo nella zona interessata dalla patologia la cute si retrae e compare una plica cutanea a forma di V. Peggioramento del quadro di retrazione in flessione delle dita interessate fino ad arrivare, nei casi molto gravi, al contatto fra i polpastrelli con il palmo della mano.

DIAGNOSTICA STRUMENTALE: non necessita di approfondimenti strumentali. Importante è il test del tavolo (table test): se nonostante i noduli palmari si riesce ad appoggiare completamente la mano su una superficie piana si parla di Dupuytren di grado 0 per il quale non vi è indicazione al trattamento chirurgico. In alcuni casi particolari utile approfondimento con ecografia.

COME SI CURA: il trattamento consiste nell'asportazione selettiva del tessuto patologico mediante intervento chirurgico. Solo in alcuni casi selezionati si può procedere ad interruzione del cordone con lo scopo di eliminare la retrazione sui tendini. Tale ultima procedura non è risolutiva della patologia.

TECNICHE CHIRURGICHE: nel corso degli anni sono state prospettate diverse incisioni al palmo a seconda dell'estensione della malattia e della gravità del quadro clinico (Islen, Palmen, Skoog etc. etc.). Le ferite residue possono essere suturate mediante plastiche a Z oppure lasciate parzialmente aperte e fatte guarire per "seconda intenzione" secondo la tecnica proposta da Mc Cash al fine di evitare cicatrici retraenti.

INTERVENTO: in regime di day hospital o con una notte di ricovero (si consiglia l'esecuzione dei normali preoperatori elettrocardiogramma, esami ematici per intervento ed RX). L'intervento di solito dura fra i 30 e 70 minuti in anestesia di plesso o generale. Si possono operare più dita affette dalla stessa patologia nel corso del medesimo intervento.

DECORSO POSTOPERATORIO: Controllo nei primi 2-3 gg. Rimozione punti in 10-12 giornata. Mobilità mano concessa immediatamente dopo l'operazione per quanto permesso dalla medicazione. No sforzi per circa 2 settimane. Possibile calo della forza. Utile associare l'uso di ortesi in estensione delle dita operate tipo Levame da applicare quanto prima e non appena si rilevi la tendenza ad assumere atteggiamento in flessione del dito. Importante il trattamento delle cicatrici per ridurre il rischio di retrazione cicatriziali a carico del dito operato. Recupero funzionale completo di solito nel giro dei primi 3 mesi.